Disturbi dell'udito e dell'equilibrio - Terapia

RIABILITAZIONE VESTIBOLARE SECONDO IL METODO T.A.V. (training di adattamento vestibolare)

terapia degli acufeni 01La Riabilitazione Vestibolare proposta dal gruppo di lavoro Otoperforma, può aiutare ad offrire una guarigione più rapida perché associa le prime tecniche sviluppate per curare i disturbi dell’equilibrio, a nuovi protocolli personalizzabili. Tali programmi di esercizi possono comprendere attività che riducano l’instabilità, che migliorino la stabilizzazione della testa sul tronco in statica e dinamica, la stabilizzazione dello sguardo durante i movimenti rapidi del capo o la coordinazione corporea in generale. Queste attività aiutano ad ottimizzare l’utilizzo dell’eventuale funzione labirintica residua, inoltre inducono sostituzione sensoriale visiva e propriocettiva. Un ambito recente di applicazione delle tecniche di recupero funzionale, in particolare a base di stimoli visivi, riguarda il trattamento del disturbo di panico con agorafobia che spesso si manifesta con sintomi relativi all’equilibrio; in questi casi il trattamento è coordinato con lo specialista psichiatra e si può associare a terapie cognitivo-comportamentali e/o farmacologiche.

IDROKINESITERAPIA VESTIBOLARE SECONDO IL METODO T.A.V.

Si esegue in strutture sanitarie provviste di piscina riabilitativa. Otoperforma è uno dei pochi gruppi di lavoro in Italia ad aver sviluppato questo tipo di esercizi in acqua. Obiettivi della Idrokinesiterapia Vestibolare (Riabilitazione Vestibolare in Acqua): rilassamento muscolare dovuto alla temperatura dell’acqua a 33°-34° (benefici su cervicalgia e “corazzatura” cervicale), modulazione della propriocettività data dal lavoro in immersione a gravità modificata (ulteriori vantaggi dal galleggiamento in acqua termale ad alta salinità), mantenimento di posture alternative a quelle ottenibili a secco che risultano vantaggiose ai fini tecnico-funzionali, mismatch visivo e percettivo da proprietà rifrattive dell’acqua, induzione della respirazione diaframmatica, completa, fisiologica con le note conseguenze facilitatorie posturali e psicologiche, amplificazione della relazione emotivo-affettiva tra paziente e terapista.

GINNASTICA VESTIBOLARE SECONDO IL METODO T.A.V.

Viene eseguito in palestra utilizzando il kit Otobox, studiato ad hoc per poter lavorare sviluppando tutti i sistemi del corpo che collaborano nella sua stabilità. Permette inoltre di svolgere gli esercizi vestibolari in sicurezza e sotto la supervisione di un terapista competente e specializzato. Comprende diversi oggetti che permettono di sviluppare protocolli di esercizi specifici ed individualizzati per l’adattamento vestibolare, visivo e propriocettivo.

RIABILITAZIONE VESTIBOLARE STRUMENTALE SECONDO IL METODO T.A.V.

Viene eseguito su pedana posturografica statica e dinamica motorizzata in grado di somministrare anche stimoli visivi garantendo così vari gradi di stimolazione sensoriale utile al recupero funzionale in diverse tipologie di disturbi dell’equilibrio.

VERTIGINE PAROSSISTICA POSIZIONALE

posti per chi non soffre di vertigini 01La vertigine parossistica posizionale (VPP, canalolitiasi, cupololitiasi, labirintolitiasi) è una delle cause più comuni di vertigine ed è caratterizzata da attacchi vertiginosi brevi, più o meno intensi, indotti da cambiamenti di posizione della testa (girarsi nel letto, alzarsi o sdraiarsi, allacciarsi le scarpe, alzare la testa, ecc.). Si può provare anche un senso di instabilità nella marcia, oltre a sintomi neurovegetativi (nausea, vomito, sudorazione, ecc.). Sebbene la vertigine parossistica da posizionamento sia un disturbo molto fastidioso non è quasi mai grave, a meno che non aumenti il rischio di caduta (problema più frequente negli anziani).

La causa della VPP è da ricercarsi nell’orecchio interno, in particolare nel sistema otolitico dove si trovano delle cellule che contengono dei cristalli che amplificano la percezione dei movimenti del capo e la forza di gravità; se, per diverse ragioni, questi cristalli si dislocano ed entrano nei canali semicircolari li rendono sensibili ai cambiamenti di posizione del capo. Come conseguenza, ogni volta che si assumono certe posizioni può comparire una vertigine.

La diagnosi solitamente è clinica ma in alcuni casi il paziente va sottoposto a procedure diagnostiche otoneurologiche strumentali complete.
Il trattamento di questa patologia consiste nell’esecuzione di manovre liberatorie o di riposizionamento, procedure diverse con lo stesso fine, di indurre la fuoriuscita dei cristalli dai canali semicircolari e risolvere così la sintomatologia vertiginosa posizionale. Il numero e il tipo di manovre da eseguire per ottenere la guarigione varia da caso a caso.

La VPP può recidivare anche dopo un trattamento efficace, ma può essere nuovamente trattata con successo con le manovre suddette; solo in rari casi (intrattabili) si deve ricorrere a terapie diverse (mediche o chirurgiche). Una volta risolta la sintomatologia vertiginosa con le manovre può persistere una sensazione di instabilità per alcune settimane; in alcuni casi per questo motivo è indicato un ciclo di training vestibolare.