Disturbi Ostruttivi del Sonno
Diagnosi
I disturbi respiratori del sonno, ovvero il russamento e le apnee ostruttive, possono avere conseguenze anche molto negative sulle persone che ne sono affette e i loro cari. Basti pensare all’impatto che un disturbo del sonno può avere sul livello di attenzione alla guida durante la giornata ma anche sul rischio cardiovascolare. I disturbi respiratori del sonno sono tanto comuni quanto poco conosciuti.
La diagnosi e il trattamento dei disturbi respiratori del sonno vanno affrontati con un approccio multidisciplinare coinvolgendo lo specialista in otorinolaringoiatria ma anche altri specialisti come lo pneumologo, il cardiologo, il neurologo, il chirurgo maxillo-facciale.
Fondamentale per la diagnosi e l’impostazione del trattamento è l’esecuzione di uno studio strumentale del sonno con la polisonnografi a (registrazione di diversi parametri fisiologici durante la notte). Dal punto di vista diagnostico, il ruolo dell’otorinolaringoiatra è determinare le eventuali sedi di ostruzione delle vie aeree superiori che possono provocare russamento o apnee notturne.
Ciò si ottiene tramite un esame endoscopico, che permette di esplorare le cavità nasali ma anche altre possibili sedi di ostruzione come l’epiglottide.
Poiché però l’endoscopia eseguita durante la veglia può non essere dirimente, è possibile anche sottoporre il paziente alla Drug Induced Sleep Endoscopy (DISE), esame endoscopico eseguito durante il sonno indotto da una leggera anestesia. La diagnosi di questi disturbi richiede altissima precisione.
Terapia
La terapia consigliata, quando non è necessario l’intervento del chirurgo, va dal calo ponderale, alla terapia posturale, all’applicazione di dispositivi orali (mandibular advancement device - MAD) fino alla terapia ventilatoria con CPAP, che consiste nell’utilizzo di una mascherina che diffonde un flusso di aria a pressione positiva per mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno.